LA FACCIA DELLE ELEZIONI
Si avvicinano le elezioni e, sperando di fare cosa gradita, vengo ad offrire a tutti i nostri lettori opportune istruzioni per il voto.
Una volta erano gli attivisti di partito che istruivano i vecchietti e gli analfabeti su come votare e votar bene. Oggi la questione è più complessa e, nel mondo delle immagini, non sempre la qualità è quella che si fa strada.
Allora, mentre mi accingo a dare adeguati suggerimenti di voto per le prossime amministrative, ecco riaffiora la mia veterocultura, che mi fa subito consigliare di esperire, ben prima di recarsi a votare, la prova del “chi” e del “perché?”.
Cioè chiedetevi, se questo non vi stanca molto, chi finanzia la campagna elettorale di ogni singolo candidato, cioè quali forze economiche (o altre inconfessabili) stanno dietro a ognuno di loro e, se anche fosse il candidato stesso a pagare di tasca propria, fate la seconda prova, quella del perché viene speso tanto denaro per ottenere un posto che dovrebbe essere soltanto un servizio da rendere all’intera collettività?
Insomma, per non sbagliare, da chi troppo appare non fatevi ammaliare. Un Silvio Berlusconi basta e avanza.
Però, mi dispiace dirvi questo. Nella mia Manfredonia, a fianco di qualche vergogna affissa sui muri ed una volpe di vecchia carne, usa a cambiar pelo ad ogni stagione, c’è un assessore che sta lavorando assai bene per la nostra città e non avrebbe proprio bisogno d’affacciarsi di sbieco dal suo manifesto per dichiarare ch’è per tutti noi; ed anche l’altro, di cui sono note sensibilità ed intelligenza, poteva evitare di mostrare il suo “polso”, la “testa” e la cravatta, ad indice del proprio “cuore”.
Ma ditemi voi, chi sono questi grafici così creativi, che vorrei tanto conoscere?!
Però, vi debbo confessare. A me basta il faccione rubicondo dell’ex assessore, che davvero poco ha fatto quand’era il suo tempo, ma - perdinci! - mostra un sorriso così smagliante che solo lui potrei votare.